3 ottobre 2012

LE STAGIONI DI CICCIO

ciccio

Fidarsi delle persone non è mai semplice e per te, mio caro Ciccio, lo è stato ancora meno perché tradito da chi doveva garantirti amore e tenerezze. Sei stato abbandonato come tanti tuoi compagni del canile ma, a differenza di alcuni, sembravi non disposto a perdonare. Non eri aggressivo, questo no...non lo sei mai stato. Ma eri sfuggente...non volevi essere coccolato, toccato...odiavi la pettorina ed il collare ed era una vera impresa farteli indossare. Quando arrivava il tuo turno di uscita dal box non guardavi nessuno e correvi nel bosco..non per nasconderti, non sei pauroso, ma per allontanarti da tutti....A niente serviva chiamarti...tu non volevi proprio “parlare” con noi...Abbiamo rispettato questo tuo orgoglio ferito lasciandoti libero di scegliere di non farti accarezzare, di non giocare e non passeggiare a guinzaglio fuori del canile...e così le stagioni stavano passando velocemente una dietro l’altra...Poi, piano piano, hai cominciato a guardarci un po’ di più, a fermarti per qualche momento, a scodinzolarci, per poi scappare...ma quasi per gioco . Con il tempo siamo riusciti a condividere con te l’autunno e le sue foglie, il mite sole primaverile, la buffa neve invernale e la ricerca di una desiderata ombra nella calda estate...Oggi le stagioni non volano più come prima perché adesso riusciamo a vedere i tuoi bellissimi occhioni neri e tu finalmente vedi noi...Ecco amico mio, tu ci hai insegnato ad avere pazienza, a lasciarti il tempo necessario perché le tue ferite interne potessero guarire e a non pretendere subito da te quell’attenzione che non eri pronto a darci...Ci hai insegnato che l’affetto e la fiducia le si possono guadagnare non solo con le carezze, ma anche con il rispetto delle distanze...senza forzature... E senza forzature adesso accetti di indossare serenamente quella pettorina che così tanto odiavi e sembri curioso di riscoprire la bellezza di passeggiare insieme a noi fra lo svolazzare di foglie secche, le serenate di rane innamorate, i profumi di fiorellini di campo appena sbocciati e fra i venti freddi che invogliano a correre a perdifiato e a lasciare qua e là impronte che si intrecciano fra loro....Claudia Antonini , Casentino 2000, Agosto 2012

CICCIO (4)

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