1 marzo 2016

BILANCI

Ci volgiamo indietro, ripercorrendo gli eventi dell’anno che sta per concludersi e il cuore si riempie di emozioni contrastanti. Una scala di colori accesi, senza gradazioni intermedie. Mesi intensi, in cui esultanza e sgomento si sono alternati con una rapidità e un’intensità tali da lasciarci spesso confusi e smarriti. Ma questa, del resto, è la nostra attività. Fatta di lavoro, fatica, soddisfazioni, gioie e dolori. Un’attività costellata di vittorie importanti ma anche di sconfitte durissime da accettare.

Abbiamo gioito per le numerose adozioni. Tanti dei quattrozampe che avete conosciuto attraverso queste pagine oggi hanno una famiglia. Soprattutto quando è un cane anziano e sofferente a lasciare il canile, la nostra felicità è alle stelle. Pensiamo ad Argo. Una lunga esistenza fatta di niente finché Luisa è entrata nella sua vita e lo ha strappato alla tristezza dei dimenticati. In quest’ultimo anno si sono avverati desideri talmente ambiziosi da sfiorare l’utopia. Ad esempio l’adozione in coppia di Tito e Obi, fratelli inseparabili. O quella di Poldo e Lola, compagni timidi e timorosi accolti –insieme- da persone speciali. 

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E poi le piccole, grandi conquiste legate al recupero dei cani più timorosi, alcuni dei quali stanno riacquistando fiducia e serenità.

Ci ha scaldato il cuore la partecipazione, sempre in crescita, della popolazione casentinese. Tantissime persone ci hanno donato coperte, oggetti per i mercatini, cibo per le colonie feline. Hanno risposto calorosamente a tante nostre iniziative. La “camminata a sei zampe”(organizzata ad Aprile in collaborazione con il Cai Stia – Casentino) ha avuto - ad esempio - un successo strepitoso. Tanti negozianti ci stanno aiutando a distribuire il calendario, uno dei progetti di cui andiamo più fieri.

Accanto alle gioie e alle conquiste, però, non sono mancati i momenti bui. Mentre Argo, in una calda giornata di Luglio, faceva ingresso nella sua nuova casa, la dolce Maya si spengeva in canile, sopraffatta dall’età e dalla stanchezza di vivere. Negli stessi giorni abbiamo trepidato per Lilla, in attesa di esiti medici che alla fine ci hanno rincuorati. Ma Lillo, il suo alter ego maschile, è risultato affetto da una patologia cardiaca che richiederebbe una vita serena, al di là delle sbarre.

Alle porte dell’autunno, mentre Wendy (storica ex ospite del canile) si addormentava per sempre tra le braccia della sua amorevole amica umana, Lucille si arrendeva ad un improvvisa e fulminante malattia. Due vicende parallele che, pur unite da un unico, triste finale, tracciano due strade nettamente diverse. Wendy incarna il sogno di ogni volontario: una cagnolina non più giovane che ha avuto la possibilità di assaporare istanti di vita vera insieme a quella famiglia che le è stata vicina fino all’ultimo respiro. Dall’altro lato Lucille, a cui purtroppo questa possibilità non è mai stata concessa. Ha vissuto circondata dal nostro amore ma le è comunque mancato un punto di riferimento stabile. Non siamo riusciti a regalarle una casa e questa, per noi, è una dura sconfitta da mandare giù.

Mentre elaboravamo il dolore per la perdita della nostra amata Lucy … anche Sonny ci ha lasciati. Improvvisamente. E’ morto in un freddo box di canile. E’ morto da solo, come è sempre vissuto. Un’esistenza troppo breve, segnata da timori e paure. Negli ultimi tempi si era aperto alla vita. Una nuova luce brillava nei suoi occhi. E’ mancato il tempo…

Tristezza, rabbia, di nuovo un forte senso di impotenza per tutti noi…

Ma tutto ciò non può fare altro che rinvigorire la nostra passione, la nostra tenacia affinché tutti gli ospiti del canile possano avere la possibilità di essere felici. Non ci stancheremo di impegnarci per far sì che ognuno di loro abbia l’opportunità di sperimentare quell’amore che li accompagnerà fino alla fine dei loro giorni, come è stato per Wendy.

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