15 aprile 2008

Cani avvelenati a Pontassieve

Gravi indizi su una persona


In seguito a fatti accaduti a Montebonello e altre località nel comune di Pontassieve, la Polizia provinciale con l’ausilio del personale del coordinamento della vigilanza volontaria della Provincia di Firenze, del gruppo antiveleni, ha ristretto le indagini su persone residenti in loco che avrebbero interessi a commettere atti criminosi contro animali sia selvatici che domestici. “La ricostruzione dei singoli fatti – spiega l’ufficiale responsabile del nucleo di polizia giudiziaria della Polizia provinciale Alessandro Quercioli - è stata configurata in una mappatura cartografica di casi di avvelenamento o ritrovamento di esche avvelenate, in modo da evidenziare la sistematicità del lancio dei bocconi, nonché la tipologia dei prodotti tossici usati”. Dall’anno 2004, sono stati uccisi con veleno o intossicati, 16 cani e 2 gatti. Sono state rinvenute, inoltre, due 2 esche avvelenate posizionate sul terreno.Le denuncie e le querele fatte dai proprietari degli animali avvelenati e uccisi, e da chi ha rinvenuto le esche avvelenate, hanno permesso di individuare varie sostanze tossiche immesse sul territorio allo scopo di uccidere animali predatori e di focalizzare i principi attivi delle sostanze tossiche usate per la confezione delle esche, tra le quali il fosfuro di zinco, stricnina, endosulfan, cumatretalyl, carbofuran e altre tipologie di veleni usati in agricoltura.Le indagini, durate tre anni, hanno condotto, infine, a perquisire la casa di una persona indiziata, residente nel comune di Pontassieve, consentendo di acquisire un’ingente quantità di prodotti fitosanitari presumibilmente compatibili con il veleno utilizzato per l’uccisione degli animali domestici e selvatici o usato nei bocconi avvelenati rinvenuti. Il materiale sarà sottoposto a specifiche analisi per verificare la tipologia dei principi attivi in essi contenuti. Gli investigatori, hanno sequestrato complessivamente anche 3.224 cartucce a pallini e 16 cartucce a palla per carabina, detenute illegalmente. La persona inquisita dovrà rispondere all’autorità giudiziaria per le munizioni detenute illegalmente e per l’uccisione dolosa degli animali.


Giornale on line. 14/04/2008

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