Recentemente ci è capitato di ricevere segnalazioni riguardanti animali selvatici feriti o in difficoltà. La Nostra Associazione non è attrezzata per far fronte alla maggior parte di tali emergenze. Possiamo però mettervi in contatto con le Autorità competenti (Polizia Provinciale, Forestale, Servizio veterinario ASL ecc.) autorizzate ed attrezzate per intervenire in questi casa.
Vogliamo inoltre segnalarvi l’esistenza dei CRAS. “Con questa sigla si indica un Centro di Recupero per Animali Selvatici, ovvero una struttura attrezzata ed autorizzata che ha la funzione di detenere, curare e riabilitare gli animali appartenenti alla fauna selvatica compresi gli uccelli.
Purtroppo quest’ultima ipotesi è molto frequente specialmente quando l’animale selvatico soccorso presenta gravi danni fisici (nel caso di uccelli ad esempio danni all’apparato alare, alla vista, ecc) che anche se curati ne compromettono la capacità di vivere liberamente e quindi la possibilità di procacciarsi il cibo o difendersi da eventuali attacchi di predatori.
La gestione di questi centri di recupero animali selvatici è, generalmente, affidata a volontari (WWF, ENPA, LIPU ecc.) che, seguiti da più veterinari specializzati e guidati dalla passione, prestano gratuitamente il proprio tempo, la loro esperienza e conoscenza nell’intento di salvare e recuperare tutti gli ospiti del centro.
Oltre alle attività principali, precedentemente descritte, i CRAS svolgono anche altre funzioni come ad esempio campagne di sensibilizzazione ed educazione del pubblico, studi e ricerche scientifiche sugli animali, ecc.
In Italia esistono moltissimi CRAS. Tutti coloro che fossero interessati possono consultare questo ELENCO suddiviso per regioni” (Fonte: portale di ornitologia)
In 10 anni sono stati curati più di 10.000 animali selvatici maltrattati, feriti, denutriti, spesso in fin di vita.
Qui sono state accolte anche alcune tigri detenute illegalmente in un canile in provincia di Varese.
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