4 dicembre 2025

CAMILLA ADOTTATA!!!!

 π‘­π’†π’”π’•π’†π’ˆπ’ˆπ’Šπ’‚π’Žπ’ π’„π’π’Žπ’Žπ’π’”π’”π’Š 𝒍’π’‚π’…π’π’›π’Šπ’π’π’† π’…π’Š π‘ͺπ’‚π’Žπ’Šπ’π’π’‚ 𝒄𝒐𝒏 𝒍𝒆 𝒑𝒂𝒓𝒐𝒍𝒆 π’…π’Š π‘΅π’‚π’…π’Šπ’‚, π’—π’π’π’π’π’•π’‚π’“π’Šπ’‚ 𝒄𝒉𝒆 π’π’†π’ˆπ’π’Š π’‚π’π’π’Š 𝒉𝒂 π’„π’π’”π’•π’“π’–π’Šπ’•π’ , 𝒄𝒐𝒏 π’…π’†π’…π’Šπ’›π’Šπ’π’π’† 𝒆 π’‘π’‚π’›π’Šπ’†π’π’›π’‚, 𝒖𝒏𝒂 π’ƒπ’†π’π’π’Šπ’”π’”π’Šπ’Žπ’‚ π’“π’†π’π’‚π’›π’Šπ’π’π’† 𝒄𝒐𝒏 π‘ͺπ’‚π’Žπ’Šπ’π’π’‚.

𝑼𝒏 π’ˆπ’“π’‚π’›π’Šπ’† π’Šπ’Žπ’Žπ’†π’π’”π’ 𝒂 𝑺𝒆𝒓𝒆𝒏𝒂 𝒆 𝑷𝒂𝒐𝒍𝒐 𝒑𝒆𝒓 π’Šπ’ 𝒍𝒐𝒓𝒐 π’ˆπ’†π’”π’•π’ π’…π’Š π’Šπ’π’‡π’Šπ’π’Šπ’•π’ π’‚π’Žπ’π’“π’†. π‘½π’Š π’”π’‚π’“π’†π’Žπ’ 𝒑𝒆𝒓 π’”π’†π’Žπ’‘π’“π’† π’ˆπ’“π’‚π’•π’Š.
Sai Camilla, io non l’ho mai capito perchΓ© mi hai scelta. Non ho mai capito perchΓ© ad un certo punto hai deciso di squarciare quell’enorme paura che hai lasciandomi entrare nella tua delicatissima, preziosissima vita.
Mi sono sempre sentita indegna di tutta la fiducia concessa, di quei momenti di estrema normalitΓ  e serenitΓ  che mi regalavi come un’esclusiva.
Fobica, schiacciata dai fantasmi di un passato che ti aveva condannata ad una vita in canile , hai condiviso con me 7 lunghi anni dentro una gabbia di solitudine.
Eppure mi hai scelta, mi hai voluta, mi hai salvata. Il nostro Γ¨ stato un rapporto di salvezza, quella che tu hai saputo dare a me. Mai che tu mi abbia fatta sentire sbagliata, mai che tu mi abbia fatta sentire sola.
Il nostro rituale era per me una forma di medicina, una terapia dell’anima che bevevo a gran sorsi: carezze, tante carezze, baci sulla fronte, fino al cancello senza guinzaglio, fianco a fianco, e poi passeggiate e fiume.
E poco importa se le tue paure non ti lasciavano fare strade diverse, quel pezzo di bosco che amavi era il nostro momento di confidenze e risate: le zampine sempre nel fiume, il tuo rotolare a pancia all’aria sopra gli odori, lo starmi vicina fino al rientro in box. Amavo quegli sprazzi di tranquillitΓ , ho tante volte pensato che la felicitΓ  facesse il suono dei tuoi dentini sui masticativi che mi rubavi dalle mani al ritorno in cuccia.
Poi, Camilla, qualcuno ci ha salvate entrambe. Qualcuno ha detto “lo sappiamo, non sarΓ  facile, ma ci vogliamo provare.”. Qualcuno ti ha vista per come sei e ha detto “ Va bene, ti riconosco, ti aspetto. Ti rispetto”.
Quel qualcuno è la somma di uno + uno. Sono Serena e Paolo, sono persone dal cuore così grande da aver adottato, prima di te, già 3 dei nostri canini, tanto che la sola reazione possibile, alla loro scelta, è stata la più grande commozione e riconoscenza.
Eppure non era scontato. Non eri mai salita in macchina, mai entrata in una casa, con il tuo livello di paura le possibilità che qualcosa andasse storto erano altissime. Invece, ancora una volta, ci hai dimostrato di essere la forza della natura che già conoscevamo. In poco più di due settimane ti sei inaspettatamente adattata: hai scelto il caldo della casa, la compagnia rassicurante di Fulmine, anche lui adottato e che già conoscevi in canile, la voce calda di Serena come guida. Ma soprattutto, tesoro bellissimo, hai scelto di abbandonare il mantello della paura per vestire quello colorato della curiosità, di una nuova possibilità. Certo, non sarai mai, forse, una canina dal cuore leggero, disinvolta e sicura, scodinzolante e festosa, ma sono sicura che nessuna ti vorrebbe diversa da come sei, così rara nella tua sensibilità.
Quando sono venuta a trovarti, nel tuo nuovo paradiso fatto di silenzio, natura e campi di olivi a perdita d’occhio, mi hai subito fatto capire di non essere piΓΉ la tua preferita, che anche io, ormai, appartengo a quel tuo passato buio. Per la tua quasi indifferenza ho pianto, in macchina, ma poi la nostra volontaria Elena Sassoli ha detto qualcosa che mi ha riportato pace: “La nostra soddisfazione piΓΉ grande Γ¨ capire che i cani adottati non hanno piΓΉ bisogno di noi. Siamo come Mary Poppins e Tata Matilda”.
Ti ho vista correre nel tuo giardino, sentito dei racconti di quelle lunghe passeggiate che ora sì che ami fare, per boschi e campi incontaminati, lontano dalla paura e dalla routine che ti ha schiacciata per 7 interminabili, imperdonabili, anni in canile.
Ti ho vista rilassarti acanto a me, nella tua nuova casa, sdraiarti e addormentarti nonostante le nostre chiacchiere, fare sospiri di distensione trovando posizioni più comode. Mi hai fatto capire che invece la felicità ha il suono del tuo russare, serena e lontana da ogni pericolo. E sì, certo che ti sei lasciata baciare ancora il tuo musino, certo che ti sei lasciata accarezzare. In fondo non volevi ignorarmi, volevi solo farmi capire che avevi paura di essere portata via, di tornare alla vita di prima.
Ma no, amore nostro, la vita che ti Γ¨ stata finalmente concessa Γ¨ la migliore possibile, e nessuno potrΓ  toglierti la felicitΓ  che meriti e che finalmente puoi avere.
A Paolo, nostro volontario insostituibile, tutti noi affideremmo qualsiasi altro cane vorrΓ  ancora aiutare La sua enorme esperienza e praticitΓ  lo rendono un porto sicuro per chiunque.
E a Serena, d’altronde, affiderei anche la mia, di vita. La sua energia Γ¨ cosΓ¬ pura e rappacificante che al suo fianco tutte le ansie sembrano dissolversi.
Ciao Camilla, ora ti lascio alla tua nuova famiglia, dentro al mio cuore continuerai ad essere un pezzo della mia.
A voi, Paolo e Serena, la nostra riconoscenza eterna.
State rendendo il mondo un posto migliore, siete speranza e luce in questo cammino.
Nadia



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