29 gennaio 2008

Dora, regina spodestata




Casentino 2000, Aprile 2010
Sono passati più di due anni da quando pubblicammo il primo appello per Dora. Purtroppo nessuno ha mai chiamato per lei, nessuno ha mai chiesto di vederla. Proviamo a riproporlo, nella speranza che qualcuno prenda a cuore questa creatura dolcissima, ormai in là con gli anni. La sua vita è stata attraversata da mille tempeste, il suo corpo porta segni indelebili di maltrattamenti subiti. L’età, l’indole e le vicissitudini di un triste passato ce la rendono particolarmente cara. Venite a conoscerla e non lasciatevi scoraggiare dalla sua iniziale riservatezza. Datele modo di sentire che può fidarsi di voi. Dapprima si avvicinerà titubante; vi annuserà per poi allontanarsi di nuovo, temendo di aver osato troppo. Ma tornerà, sempre meno indecisa. Arriverà il giorno in cui cercherà le vostre mani, ormai certa che non possono nuocerle. Sarà il suo modo di proporvi un patto eterno d’alleanza e d’amicizia. Accettatelo e avrete accanto una compagna leale, delicata, capace di amarvi in maniera silenziosa ma totale.
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DORA, REGINA SPODESTATA
Dora la Lupa è una regina spodestata.
Regina, perché l’abbandono ed un passato di sicuri maltrattamenti - riconoscibili in quei modi tristi e defilati che sempre l’accompagnano - non Le hanno ancora fatto dimenticare quale fosse il Suo antico Regno: un Amico Assoluto, di cui diventare ombra, mescolando i propri passi ai suoi.
I Cani hanno bisogno di passione, per vivere. Dora più di tutti gli altri. Troppe sono state le delusioni. Le ferite. Troppo grande la solitudine, senza riscatto. Perché la sua speranza non si spenga veloce, perché la Sua corsa abbia un obbiettivo, è necessario Lei sappia che qualcuno le apparterrà per sempre. Non una compagnia sporadica e distratta, ma l’Alleato di una vita, che divenga il suo Nord, il suo Sud, il suo Est e il suo Ovest. Una mèta indiscussa.
Non ha ancora capito, Dora, per quale motivo si trovi nel Canile di San Piero. Prova ne è il suo avvicinarsi indeciso. Quel guardarsi intorno, tra la gente, alla ricerca d’un magnete. La compagnia e la cura dei volontari non bastano a mitigarne l’avvilimento. Come Rommel ha circa dieci anni. Una sorte molto simile, la loro, almeno negli spostamenti e nell’aver trascorso tutta la vita passando da un box all’altro. Per Dora anche il mistero d’un orecchio tagliato, il destro. Ed una cicatrice, nascosta dal manto, che le disegna una linea all’attaccatura del collo. Niente che vada a turbarne la bellezza, al contrario: quei segni sono medaglie al valore. Per la tenacia del sopravvivere alla sventura. Per la speranza con cui cerca - ancora e malgrado tutto - tra mille volti, quello della sua futura famiglia.
L.C CASENTINO 2000, 2008


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