Erano mesi che cercavamo di fotografarlo ma la mission sembrava davvero impossible! Decine e decine di scatti andati in fumo. Ogni volta che, con un nonsocchè di sfida, sbirciavamo nel display... di lui nemmeno l'ombra. Già passato e dissolto nel nulla. Nella migliore delle ipotesi i vari click regalavano una specie di scia evanescente, stile fantasma.
Zucchero è una saetta instancabile! Probabilmente ha deciso d'impiegare le ore di libertà cercando di battere il record personale di giri compiuti intorno alla recinzione, possibilmte abbaiando (il che comporta un certo dispendio di energie).
Ha solo tre zampe. A maggior ragione tanto di cappello alle sue performances! Nonostante il suo piccolo handicap non c'è centimetro che non abbia esplorato, calpestato ,annusato. Lui è un cane dinamico. Chissà cosa penserà di certi compagni che non accennano al minimo movimento...
Prendiamo Zagor, ad esempio. L'unico sprint che si concede è quello verso la ciotola.Tenta un'impennata su due zampe solo quando vede qualcosa di commestibile. Se provi a farlo giocare ruota lentamente su se stesso, poi - al massimo dell'eccitazione- ti allunga un pizzicotto con i dentini affilati e si spaparacchia in terra, esausto, ansimante. Un fiatone degno di un alano!
Poi c'è Orion. Non credo abbia mai percorso più di dieci metri consecutivi. Ma nel suo caso non c'entra tanto la pigrizia quanto un sano istinto di autoconservazione. Orion non è bellissimo ma piace. E' un tipo. Subisce continue attenzioni da parte dei suoi simili che spesso diventano insistenti e molesti, così ha escogitato un sistema infallibile per mettere al riparo i suoi beni preziosi: stare seduto, sempre e comunque. Ben piantato in terra senza alzarsi mai. I suoi percorsi: box-cancello-seduto (possibilmente su una pozza d'acqua che spesso si forma in quel punto: ecco il perchè del posteriore e del pancino cadente sempre fangosi), seduto-cancello-box. E così via, in ordine vario.
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Orion e Zagor
Tornando a Zucchero... un po' la sua passione per la corsa, un po' il carattere schivo e timoroso, hanno sempre reso difficile fotografarlo. Lui non ama gli incontri ravvicinati. Ma giorni fa siamo finalmente riusciti nell'impresa titanica. Il merito va al nuovo zoom, grosso e ingombrante quanto una motozappa ma indispensabile per immortalare Zuccherino, il nostro amico maratoneta. Sempre in perfetto equilibrio su tre zampe.
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