Guardo quegli occhi che paiono truccati: sembri una piccola donna, sempre pronta per un appuntamento importante. Una bella bionda vanitosa e un po’ altera.
Tutti ti notano, impossibile non farlo.
Sei un uragano di vitalità, non stai ferma un secondo, Bibì. Travolgi tutto e tutti con la tua energia spumeggiante. Sei tempesta, terremoto, continuo tormento per i tuoi compagni, trascinati - loro malgrado- nel vortice dei tuoi giochi sfrenati.
Solo Calimero riesce a tenerti testa. E’ bello vedervi correre a perdifiato da un angolo all’altro del bosco. Vi accomuna il desiderio, intenso e profondo, di assaporare ogni attimo di libertà concessa.
Sei energia allo stato puro,Bibì, con un bisogno innato di annusare, saltare, invadere ogni spazio, conoscere.
Ridi. Ridi tanto Bibì. Sembri felice nonostante tutto. Ma chi ti conosce bene sa quanto sia grande – in certi momenti- la tristezza che ti assale. Nello spazio ristretto e solitario di un box, le giornate si trascinano lente; a volte il tempo sembra fermarsi, mentre fuori la vita scorre veloce.
Ed allora inizi a saltare in alto, nel tentativo di guardare oltre quelle grate che ti imprigionano da tempo. Una volta ti sei perfino ferita una zampa, ricordi Bibì? Hai saltato per ore spinta dal desiderio di un altrove sognato.
Non disperare Biondina, prima o poi qualcuno arriverà per dirti che la vita è un gioco in mezzo ai prati, che il tempo è meraviglioso se vivi per qualcuno. Verrà un giorno, Bibì, che tra te e l’orizzonte non ci saranno più barriere.
Elisabetta M., Casentino 2000 Ottobre 2010
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