Caro Grisù, eccoci qua - finalmente - a parlare di te. Scusa se hai dovuto aspettare così a lungo prima di avere il meritato spazio su questa rubrica. Altre storie, altri casi più urgenti hanno sempre avuto la precedenza. Il fatto è che tutti noi, sbagliando, pensavamo che per te, la vita in canile, fosse meno dura che per altri: non ti lamenti mai, sembri sempre allegro e di buon umore. Sei un’esplosione di simpatia, riesci a strapparci un sorriso anche nei momenti meno allegri. La magia degli incroci ha fatto di te un portento della natura: colori da rottweiler in un corpo da bassotto formato extra-large; busto allungato e zampe cortissime. Questa mancanza assoluta di proporzioni ti conferisce un aspetto poco aggraziato, è vero. Ma ti rende unico ed irresistibile!
Ti abbiamo chiamato “Grisù”, come il draghetto dei cartoni animati, goffo e simpatico aspirante pompiere. Come lui sfoggi un fisico clamorosamente slanciato verso il basso, come lui sei una miscela di grinta e tenerezza, di tenacia e dolcezza. Sei meravigliosamente sfaccettato, Grisù, nell’aspetto e nel carattere.
Ogni volta che scherziamo sulla tua fisicità così atipica, sembri ridere insieme a noi. L’autoironia, del resto, non ti è mai mancata! Ma forse abbiamo esagerato: fuorviati dal tuo aspetto da allegro pagliaccio, non abbiamo saputo vedere oltre. Non abbiamo capito che troppo spesso affoghi nel cibo noia e solitudine. Che a volte sei capriccioso con i tuoi simili perché desideri attenzioni e carezze tutte per te, in nome di un’esclusività che in canile ti è preclusa.
E’ per questo che, Domenica scorsa, abbiamo voluto regalarti una giornata da protagonista, portandoti con noi ad un banchetto. In quell’occasione siamo riusciti a vederti con occhi nuovi, liberi da pregiudizi. Ti credevamo pigro ed indolente, ed invece eri così felice di poter esplorare luoghi sconosciuti, di fiutare odori inusuali! Hai perlustrato ed annusato ogni angolo. Sei rimasto ad osservare incantato la vita intorno a te: luci intermittenti, viavai di gente alle prese con lo shopping natalizio, cani avvolti in morbidi cappottini (che stupore di fronte ai tuoi simili, vestiti di tutto punto!). Hai scodinzolato, incredulo e festoso, a sconosciuti che si avvicinavano chiamandoti per nome: da quando sei apparso sul calendario sei diventato una vera star, Grisù!
A fine serata hai avuto in dono un osso. Di quelli al fluoro, per cani chic. Non sapevi cosa fosse. L’hai guardato, annusato, capovolto, finché hai capito che era commestibile e tutto per te. Hai iniziato a rosicchiarlo avidamente, tenendolo ben stretto tra le zampe. Ma dopo un po’ lo hai nascosto, per non bruciare troppo in fretta la gioia infinita di quel momento.
Dopo una giornata ricca di stimoli, esperienze ed attenzioni sei tornato in canile, sereno. Chissà….Forse quella notte hai sognato alberi di Natale, ossi al fluoro, cani impellicciati e mani affettuose protese verso di te…
Elisabetta M. Casentino 2000 Gennaio
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