UN LAGO IN UNA MACCHIA DI CAFFE’.
Tempo fa scrissi una frase su un foglio che poi è finito in uno dei miei tanti cassetti che contengono quelle cose di cui spesso mi dimentico l’esistenza. Sono strani questi cassetti perché a volte si aprono quando meno te lo aspetti ed anche un pezzo di carta un po’ invecchiato, sbadatamente macchiato di caffè, può assumere un significato nuovo quando lo rincontri dopo un po’ ...Così è stato ieri: ho aperto il foglio ritrovato e ne ho riletto il contenuto, pensando subito dopo: “Ma che coincidenza!”. Infatti pochi giorni prima, inaspettatamente, avevo fatto un incontro speciale al canile...proprio con una “macchietta di caffè”: Brown. Anche lui, come il foglio dimenticato, è saltato ai miei occhi all’improvviso: già lo conoscevo, ma quel giorno si è avvicinato a me più del solito e si è lasciato accarezzare . Il suo sguardo però era sempre diretto verso il boschetto, dove spesso i cani si buttano in frenetiche corse senza sosta. “Allora andiamo anche noi Brown!!” ed insieme abbiamo preso il viottolo. Brown non mi ha lasciata un attimo sola: la sua agilità era, confesso, maggiore della mia, ma costantemente lui girava lo sguardo dalla mia parte per vedere se ancora c’ero, aspettandomi quando rimanevo troppo indietro. “Brown, dove mi porti???” ho pensato io divertita...Il bosco del canile è recintato e i percorsi da fare sono sempre quelli...ma in quel momento era come se non lo avessi saputo ed ad ogni passo mi incuriosivo. Brown mi stava portando nel suo mondo, dove il camminare insieme a qualcuno rende invisibili le reti e la monotonia...Non so quanti giri identici abbiamo fatto quel giorno, ma la recinzione proprio non l’ho vista mai...il mio sguardo era perso in una coda scodinzolante davanti a me che spesso si alternava ad un musetto vigile e premuroso...e fra laghi immaginari e distese interminabili siamo arrivati alla fine del viaggio: “E’ l’ora di rientrare Brown”.. erano le voci degli altri volontari . Quando sei entrato nel tuo box ed ho chiuso il cancellino ci siamo guardati per un po’attraverso la rete che adesso vedevo e che ci separava. ... Poco tempo dopo il mio cassetto si è aperto....il foglio riportava questa frase: “Quando un cane ti volta le spalle è solo per aiutarti ad esplorare la strada che avete scelto di percorrere.”.... Ho pensato che quel giorno “quella piccola macchietta di caffè” non aveva solo passeggiato con me, ma mi aveva aiutato ad esplorare la magia del bosco, scacciando via la noia e facendomi sentire veramente accudita e partecipe del suo mondo...arricchendo di laghi e di distese interminabili il mio... Mio caro amico, spero tanto che qualcuno venga presto a prenderti e magari, perché no, ti porti a passeggio vicino ad un lago qualche volta... Claudia Antonini, CASENTINO 2000 , Luglio
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