8 luglio 2020

OGNI STORIA E’ UNA STORIA D’AMORE
Quando Alice riceve in regalo l’adozione a distanza di Giorgia dalla zia Michela tocca il cielo con un dito.
Lei, ragazzina dolce e sensibile, ha sempre avuto un debole per tutti gli animali. Anzi, no… “un debole” è riduttivo: la sua è una passione forte, matura, lontana da capricci adolescenziali. Avere accanto un cane è un sogno che coltiva da tempo, un desiderio che si alimenta giorno dopo giorno. Ma Alice sa che l’intera famiglia deve... essere pronta per il grande passo.
Aspetta… fiduciosa e paziente.
Intanto viene in canile a trovare Giorgia, consuma le foto che di tanto in tanto le facciamo avere. Chiede di lei.
Sente sempre più “sua” quella cagnolina timida ed introversa entrata nella sua vita quasi per caso. Il feeling è immediato e reciproco. Giorgia non si fida degli estranei ma si fida subito di Alice. Trova conforto nei suoi modi calmi e delicati, cerca protezione in abbracci avvolgenti. E’ bellissimo stare in disparte ad osservare i loro incontri, fatti di passeggiate, carezze e parole sussurrate.
Poi arriva il lokdown e tutto si ferma.
Non possono più incontrarsi, annusarsi, abbracciarsi.
Eppure in quei giorni difficili, in cui apparentemente tutto si cristallizza, qualcosa succede….
Squilla il telefono. E’ il padre di Alice: “ Se per voi va bene adottiamo Giorgia, ancora Alice non lo sa. ”!
Mi si apre il cuore. Non solo perché un altro cane prigioniero sta per rinascere a nuova vita. Penso alla gioia di Alice e all’amore dei suoi genitori che hanno accolto, capito, osservato da mille angolazioni, valutato, scelto.
Il 27 maggio Giorgia lascia il canile, tremante ed impaurita.
Mi chiedo quanto tempo impiegherà per superare timori e insicurezze, per sconfiggere le ombre del passato e risorgere in nome di un amore che nutre, placa, rigenera. Mi chiedo se Alice rimarrà delusa. Nell’immaginario (irrealistico) di tutti noi il cane liberato da una gabbia dovrebbe esultare, quasi mostrare riconoscenza immediata. Ma non è quasi mai così. I cambiamenti pesano, soprattutto nei cani più insicuri.
Eppure…dopo qualche giorno di disorientamento stentiamo a riconoscerla nei video che riceviamo: corre, passeggia al guinzaglio, fa il bagno nel fiume. Ma soprattutto gioca e balla. Balla felice ed impaziente , in attesa della passeggiata.
Abbiamo assistito a tante rinascite ma quella di Giorgia è una delle più emozionanti!
Grazie a Sara e Ferruccio perché non si sono limitati ad esaudire il sogno di Alice. Lo hanno fatto proprio
Grazie a Tommaso che ha vinto le sue paure
Grazie a Michela, la nostra meravigliosa “complice”
Grazie ad Alice e al suo animo bellissimo.
Grazie Giorgia per aver capito, fin dal primo momento, che la TUA famiglia era finalmente arrivata.




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