ACCETTARE LE SFIDE
Chi
ha conosciuto Giulio sa quanto fosse timoroso ed introverso.
Il
bellissimo e giovane springer piaceva a tutti coloro che ne ammiravano in foto l’aspetto
accattivante ma poi, dal vivo, nessuno ha retto il suo sguardo algido e quella chiusura
apparentemente sprezzante.
Non
è facile accettare la sfida che ti pone un cane schivo, sospettoso, che non
lascia spazio alla minima gratificazione. Un cane che, quando ti avvicini, pur
senza aggressività, sembra implorarti soltanto di stare lontano.
Poi
è arrivato qualcuno che quella sfida l’ha accettata.
Conoscenza
graduale, incontri, passeggiate al guinzaglio, qualche carezza rubata che
diventa sempre più gradita.
Consapevolezza,
rispetto, pazienza, concentrazione su obiettivi minimi, accettazione
dell’incognita.
“Se
Giulio si aprirà al mondo e alla vita sarò felice per averlo reso libero. Ma
sarò disposto ad accettare le chiusure che rimarranno, i timori insormontabili.
Lo amerò per quello che è, amerò anche la sua paura. ”
Sono
questi, più o meno, i pensieri che guidano le scelte di chi accetta di
accogliere un cane che ha conosciuto solo serragli, solitudine, emarginazione
sociale. Sono questi i pensieri degli adottanti speciali, che ci piacciono da
sempre.
A
pochi giorni dall’adozione arriva un video prezioso: Giulio gioca con Antares, nuova
amica a quattro zampe, ruba un pezzo di stoffa e lo trasporta qua e là divertito,
perlustra l’orto e forse rovina anche le cipolle!
Scende
una lacrima di fronte ad una normalità così poco scontata.
E
poi il gran finale: Giulio è steso sul divano, abbandonato ad un sonno
profondo. E’ Il riposo di chi si sente al sicuro, di chi non ha più bisogno di
tenere alta la guardia, di difendersi. E lì le lacrime diventano fiumi.
Le
immagini che ci emozionano così tanto sono la testimonianza di un percorso, di
un lavoro, di un impegno. Non solo di un cuore grande. O meglio, di tre cuori
grandi. Ci teniamo a ringraziare Muthu, Alessandra e Mauro, persone speciali. A
Voi va tutta la nostra Gratitudine, per aver accolto tanti cani dal nostro
canile. La sfida più complessa era l’ultima. L’avete vinta.
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