17 febbraio 2024

LIETO FINE



Ogni volta che squilla il telefono il cuore salta subito in gola…

il nostro cervello va  immediatamente in modalità “emergenza”: ancor prima di rispondere ci prefiguriamo i peggiori scenari che coinvolgono una qualche creatura in difficoltà

Ma non è sempre così…

In una fredda giornata di dicembre arrivano due chiamate, quasi in contemporanea.

In entrambe un identico proposito: adottare un cane. Ma non un cane qualsiasi, non un cane a cui sorridono mille possibilità. Un cane bisognoso, un ultimo tra gli ultimi. Non importa l’età, non importa la taglia.

Il cuore si scalda mentre la razionalità ci tiene schiacciati a terra. E’ troppo grande la paura di illuderci.

Ma nell’attesa non possiamo fare a meno di prepararci, di chiederci chi siano realmente i cani più bisognosi. Che responsabilità enorme avere in mano il destino di qualcuno, sapere che una nostra indicazione può cambiare per sempre  una vita e penalizzarne un'altra!

Sia Alessio e Roberta che Elena si presentano in canile, il sabato mattina. Puntuali, determinati, sensibili, così come ci erano sembrai al telefono. Ci conosciamo, parliamo, presentiamo tutti i cani. Tutti. Perché ognuno è bisognoso, per motivi diversi.  Gli aspiranti adottanti sentono tutto  la responsabilità della scelta. La sensazione di escludere qualcuno pesa come un macigno.

 Si prendono qualche giorno di tempo per valutare e riflettere. Attendiamo, certi che torneranno.  E loro tornano, ancora più determinati.

La scelta è fatta!


 𝐁𝐀𝐑𝐎𝐍𝐄 grande taglia, 9 anni di cui più della metà trascorsi in canile. Mai un interessamento concreto per lui.  Inizialmente considerato troppo irruento per quella sua irrefrenabile tendenza ad “entusiasmarsi” troppo in presenza di sconosciuti. Con il passare degli anni, poi,  il deterrente più grande è diventata l’età. Troppo vecchio.

E così Lo abbiamo osservato sfiorire impotenti. Accusare sempre più l’umidità e il freddo, veri killer per le articolazioni di un grosso  cane non più giovanissimo.

Lo abbiamo visto perdere smalto, inseguire pigro la pallina. Quasi rinunciare alla sua passione più grande : cacciare lucertole (che non è mai riuscito ad acchiappare).

E poi sono arrivati Alessio e Roberta, solidi come una roccia, pazienti, motivati, costruttivi. Con loro la cagnolina di famiglia, Alba, dotata di una grande dote: capacità di farsi rispettare con equilibrio e senza eccessi.

Non finiremo mai e poi di ringraziarli, tutti e tre.

Grazie a loro abbiamo potuto assistere alla rinascita di Barone. Lo abbiamo visto rifiorire, ritrovare entusiasmo, lasciarsi andare a marachelle degne di un cucciolo. La sua passione preferita, adesso, è rubare ciabattte e scompaginare i panni stirati. Sicuramente più comodo che acchiappare lucertole.

Buona fortuna Barone, per te la vita inizia ora.

Grazie ragazzi, di tutto


 𝐎𝐓𝐓𝐎 Immenso, gigantesco, una montagna di bontà ed equilibrio. Ma pur sempre una montagna. Era uscito cucciolo dal nostro canile per rientrarci a otto anni, solo della sua famiglia.  Si è disperato per giorni, il suo mugolio continuo risuona ancora dentro di noi.

Poi è arrivata Elena… per niente spaventata dall’età o dalla mole.

Un’unica esigenza: che il cane legasse con i suoi gatti e soprattutto non fosse un pericolo per Pepe, micio disabile, impossibilitato a correre e a mettersi in sicurezza.

Non sapevamo se Otto conoscesse i gatti. L’unica cosa da fare era provare.

Dio solo sa quanto abbiamo sperato  che non li infastidisse o che non si piazzasse sopra di loro con i suoi 60 kg.

Non ci ha delusi. E’ stato docile e leggero come una piuma, fin da subito.

Ha viaggiato in auto, passeggiato in mezzo alla città, conosciuto altri cani. Come se capisse che certe occasioni capitano una volta nella vita, se si ha otto anni e si è alti come puledri.

Fantastica anche Elena che ha gestito l’inserimento in maniera esemplare. Con calma, senza ansia, sempre costruttiva e determinata. Anche a lei va tutta la nostra riconoscenza.

Buona vita Otto! questa volta è per sempre

Nel video Barone e Otto❤️

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