24 agosto 2024

𝗔𝗗𝗗𝗜𝗢 𝗜𝗩𝗔𝗡

 


Sono Ivan e sono morto.

Sono Ivan, l’emblema del cane che nessuno vuole. Non abbastanza bello, non abbastanza malandato da suscitare pietà, troppo grande, troppo adulto.

Troppo o troppo poco. La mia condanna.

Non piangete per me, amici volontari.

Non è colpa vostra.

Non potevate fare di più.

Ora sono libero. Corro, vedo, sento. Il mio udito è tornato come quello di un cucciolo.

Mi mancate, quello sì. Voi siete tutto ciò che ho avuto dalla vita. E non è stato poco, dico davvero.

Ricordo ogni attimo passato con voi: le passeggiate al fiume, gli abbracci, i vostri tentativi di pulirmi le orecchie o di mettermi in posa per le foto.

Non piangete per me, amici volontari.

Piuttosto, fate una cosa a cui davvero tengo: diffondete il mio messaggio.

Non stancatevi di ricordare alle persone che i cani come me, quelli “troppo o troppo poco”, in canile ci muoiono.

E’ bello sentir dire alla gente che il Rifugio del Casentino è curato ed accogliente. E io, che ci ho vissuto per 5 anni, lo confermo. MA un bel canile è pur sempre una prigione. Una prigione dorata, fatta di solitudine, silenzio, stimoli ridotti al minimo.

Non parlo per me, non ne ho più bisogno, penso ai miei compagni rimasti. Vorrei che avessero almeno l’opportunità di essere visti, conosciuti, annusati. Mi fa male pensare che vengano scartati a prescindere, solo perché … vivono in un bel canile! Io ci sono morto, senza avere una possibilità.

Vi abbraccio e vi ringrazio, per il poco che è tanto.

Un ultimo pensiero va a Claudia. So di aver occupato un posto speciale nel tuo cuore. E so quanto è stato difficile per te il mio ultimo giorno. Il caso ha voluto che fossi tu in turno, quel sabato.
O forse …niente avviene per caso.

Il vostro Ivan

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