19 aprile 2010

I SIMPATICONI (ADOTTATI!)

ZAGOR
Chiunque visiti il canile non può rimanere indifferente di fronte alla scoppiettante simpatia di alcuni cani che sembrano usciti da un fumetto. Prendiamo Zagor, ad esempio. Testa minuta e appuntita, inserita in un collo taurino; busto compatto e squadrato, portato a spasso da 4 zampette esili che sembrano sfidare le più elementari leggi fisiche. Fustino di Dash, tostapane, Denny de Vito del canile, bignè ripieno: la sua buffa conformazione gli ha valso gli appellativi più svariati. Ma Lui non si scoraggia. Si piace così com’è. Convive serenamente con il proprio sovrappeso e continua la sua vita improntata sul risparmio energetico. Nessuno l’ha mai visto percorrere più di pochi metri consecutivi. Ogni tentativo di passeggiata nel bosco si risolve in un dietrofront repentino. Un attimo e non è più al tuo fianco: è tornato alla base e s’è già seduto, impegnato a smaltire la faticosissima camminata. Ma se scorge qualcosa di commestibile, lo spirito di un levriero si impossessa di lui. Di fronte ad un biscotto potrete assistere a impennate, piroette, testacoda, accompagnati da strani mugugni di gioia che emette sbattendo i dentini affilati. Irresistibile!
AMBRAOppure prendiamo Ambra, l’alter ego femminile di Zagor. Stessa conformazione fisica, stesse zampe minute destinate a sorreggere un peso tutt’altro che piuma. Una cosa, però, li differenzia: se Zagor dovesse scegliere tra un biscotto e una carezza non avrebbe dubbi: tutto ciò che si può sgranocchiare ha la precedenza assoluta. Ambra, pur essendo golosissima, rinuncerebbe a qualsiasi cosa per un po’ di attenzioni. Provate ad avvicinarvi al suo box. Ancora prima di vederla sentirete il rumore della coda che si agita sulla pedana: è già pronta a festeggiarvi senza sapere chi siete. L’importante è aver compagnia. E allora, di fronte a tanta dolcezza, è il caso di formalizzarsi su un aspetto che non è proprio da dog-model?
ALFIOE poi c’è Alfio, il belloccio di turno. Atletico, muscoloso, forma fisica perfetta. Insomma, uno che ci tiene all’aspetto. Sguardo sornione, frangia spettinata, barbetta incolta. Un po’ dandy, un po’ pirata alla Jack Sparrow. Ma Alfio non è solo bello, è pura gioia sotto una massa di riccioli scuri. Basta un cenno e lui accorre dimenando tutto il corpo, in una sorta di danza del ventre. E’ un “ragazzone” pieno di vita e di risorse, un eterno Peter Pan allegro e spensierato. Ruffiano,furbetto, consapevole del proprio fascino, riesce sempre ad ottenere quello che vuole. Impossibile sgridarlo: dopo una marachella lo trovi lì, pronto a offrirti la pancia in segno di resa. E allora proprio non ce la fai; in barba alla coerenza educativa ti sciogli in una carezza. E lui, soddisfatto per esser stato “graziato” ancora una volta, riparte di corsa. Dinoccolato come Tony Manero.
E. M, Casentino 2000 Maggio 2010

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