10 ottobre 2009

ADOTTARE UN CANE ADULTO

bruno Chi varca le soglie del canile in cerca di un amico a 4 zampe, generalmente richiede un cucciolo. Una scelta facile da comprendere: una creatura allegra, tutta da crescere ed educare, una lavagna bianca sulla quale scrivere. Senza dubbio un’esperienza eccitante. L’adulto spesso spaventa: la sua storia si è svolta altrove, il suo vissuto è un mistero. Mille interrogativi accompagnano gran parte dei visitatori: perché un cane così bello è finito al canile? Avrà forse un carattere problematico? Le passate esperienze, il trauma dell’abbandono, l’avranno irrimediabilmente segnato? Riuscirà ad adattarsi al nuovo stile di vita? Ma soprattutto: si affezionerà alla nuova famiglia?

Sfatiamo innanzitutto la falsa credenza che trovarsi in canile equivalga ad un demerito: l’abbandono è una triste realtà che colpisce indistintamente meticci e cani con pedigree blasonati, giovani e anziani, soggetti dal carattere spigoloso o incredibilmente amabili.

Niente di più sbagliato, inoltre, credere che un cane - ormai adulto- non possa abituarsi ai ritmi e alle esigenze di una nuova famiglia. Risaputa è, infatti , la predisposizione del cane - in ogni fase della vita - ad apprendere e a rimodellare le proprie abitudini. Altrettanto proverbiale la sua capacità di amare incondizionatamente, commovente l’innato desiderio di continuare a credere nell’uomo, nonostante tutto. Dunque… prendete in considerazione l’dea d’adottare un cane adulto. La sua riconoscenza, il desiderio di compiacervi saranno tanto grandi quanto più a lungo la sua vita sarà stata confinata in una gabbia. Ogni giorno vi guarderà con lo stupore di chi non si aspetta niente, non ritiene di aver diritto a niente e considera tutto ciò che arriva una cosa meravigliosa.

E.M Casentino 2000, Ottobre 2009

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