Ciro Troiano, responsabile SOS Maltrattamenti della LAV.
"Aspettavamo questa nuova Ordinanza confidando in una inversione di rotta rispetto alle precedenti, invece siamo delusi e preoccupati”.
"Aspettavamo questa nuova Ordinanza confidando in una inversione di rotta rispetto alle precedenti, invece siamo delusi e preoccupati”.
Questo il commento di Ciro Troiano, responsabile SOS Maltrattamenti della LAV ONLUS, alla lettura dell’Ordinanza del Ministro della Salute Livia Turco “Tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione di cani”.
“È indubbio che il provvedimento del ministro Turco presenti degli aspetti positivi e innovativi come il divieto del taglio della coda e delle orecchie, della recisione delle corde vocali e dell’uso di collari elettrici per tutti i cani - continua Troiano - ma presenta aspetti molto negativi che aprono le porte all’abbattimento arbitrario indiscriminato di cani inseriti in una vera e propria lista di prescrizione allegata all’Ordinanza”.
L’Ordinanza ministeriale, infatti ripropone una lista di 17 cani per il quali, in deroga alla normativa esistente, si impone in ogni luogo pubblico l’obbligo dell’uso contestuale del guinzaglio e della museruola. L’aspetto più sconcertante è l’obbligo da parte di chi possiede tali cani e non è in grado di mantenerli nel rispetto delle disposizioni dell’Ordinanza, di interessare le autorità veterinarie competenti del territorio al fine di ricercare con le amministrazioni comunali idonee soluzioni di gestione dell’animale compresa la valutazione dell’abbattimento eutanasico. La legge 281/91 in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo stabilisce che i cani possono essere soppressi, in modo esclusivamente eutanasico, ad opera di medici veterinari, soltanto se gravemente malati, incurabili o di comprovata pericolosità, indipendentemente dalle razze. “Con questa Ordinanza, per la prima volta nel nostro ordinamento giuridico, si arriva a prevedere l’abbattimento dei cani in base alla razza di appartenenza e non più solo in base al loro stato di salute o comportamentale: ciò rappresenta un grave e pericoloso capovolgimento normativo”, conclude Troiano. “Chiediamo al Ministro della Salute e al Sottosegretario delegato Gian Paolo Patta di ritirare subito l’articolo dell’Ordinanza che prevede la possibilità di abbattimento di cani in base alla razza d’appartenenza e la stessa lista di proscrizione – ha detto Gianluca Felicetti, presidente della LAV ONLUS – E’ urgente poi che, come scritto in premessa della stessa Ordinanza, venga presentato un Disegno di Legge che punti finalmente a regolare in maniera organica la materia e che, quindi, ponga la parola fine allo strumento provvisorio d’intervento legislativo che ha, in ogni caso, grandi problemi d’applicazione”.