Il Grande Vecchio dal muso canuto è stanco.
L'antica scintilla che risplendeva nei suoi occhi dorati si è affievolita.
Sempre più defilato, trascorre le ore di libertà vagando nel bosco. Appartato. Spia da lontano la vita che gli corre attorno. Osserva taciturno le corse sguaiate dei giovani, le piroette di chi - ancora- ha fiducia nel futuro e riesce a festeggiare il poco che l'oggi regala. Osserva le zuffe di coloro che si contendono il potere. Potere effimero, che difficilmente porterà dei vantaggi, dentro un box. E Rommel, il Grande Saggio, lo sa.
Rommel ascolta, seduto accanto ad un rigoglioso cespuglio che la primavera tinge di giallo, suoni e rumori. Abbai profondi di chi ha energie per protestare; canti di chi ha voglia- nonostante tutto- di rallegrarsi. Prolungati uggiolii cantilenanti, voci della noia.
Ascolta ed osserva un mondo che gli è sempre più estraneo, un mondo che, ormai, gli incute timore.
Rommel lo sente. Non può più confrontarsi con i suoi simili, non alla pari, almeno. Il suo fisico è ancora prestante. Ma lo spirito- linfa vitale per il corpo- non è più quello di un tempo
E’ per questo che s’è tirato fuori dai giochi.
E Chiede che la sua scelta venga rispettata. Lo fa sottovoce , con la delicatezza e la dignità di sempre. Un re giusto, che abdica in silenzio, non senza amarezza, dopo aver regnato lealmente per anni.
Forse i ricordi di tempi passati gli fanno compagnia durante le passeggiate solitarie. Era un cane rispettato, un tempo. Oggetto di deferenza e di ammirazione da parte dei suoi simili. Non in virtù di una mole imponente, ma di un carisma naturale, innato. Rommel non ha mai mostrato i denti. Come si addice ad un vero leader.
L'antica scintilla che risplendeva nei suoi occhi dorati si è affievolita.
Sempre più defilato, trascorre le ore di libertà vagando nel bosco. Appartato. Spia da lontano la vita che gli corre attorno. Osserva taciturno le corse sguaiate dei giovani, le piroette di chi - ancora- ha fiducia nel futuro e riesce a festeggiare il poco che l'oggi regala. Osserva le zuffe di coloro che si contendono il potere. Potere effimero, che difficilmente porterà dei vantaggi, dentro un box. E Rommel, il Grande Saggio, lo sa.
Rommel ascolta, seduto accanto ad un rigoglioso cespuglio che la primavera tinge di giallo, suoni e rumori. Abbai profondi di chi ha energie per protestare; canti di chi ha voglia- nonostante tutto- di rallegrarsi. Prolungati uggiolii cantilenanti, voci della noia.
Ascolta ed osserva un mondo che gli è sempre più estraneo, un mondo che, ormai, gli incute timore.
Rommel lo sente. Non può più confrontarsi con i suoi simili, non alla pari, almeno. Il suo fisico è ancora prestante. Ma lo spirito- linfa vitale per il corpo- non è più quello di un tempo
E’ per questo che s’è tirato fuori dai giochi.
E Chiede che la sua scelta venga rispettata. Lo fa sottovoce , con la delicatezza e la dignità di sempre. Un re giusto, che abdica in silenzio, non senza amarezza, dopo aver regnato lealmente per anni.
Forse i ricordi di tempi passati gli fanno compagnia durante le passeggiate solitarie. Era un cane rispettato, un tempo. Oggetto di deferenza e di ammirazione da parte dei suoi simili. Non in virtù di una mole imponente, ma di un carisma naturale, innato. Rommel non ha mai mostrato i denti. Come si addice ad un vero leader.
Il suo bisogno di quiete, di pace e di silenzio ci intenerisce e ci rattrista.
Non siamo ancora riusciti a regalargli tutto questo
Rommel non ha ancora una casa.
E intanto il suo muso si colora d'argento...
Non siamo ancora riusciti a regalargli tutto questo
Rommel non ha ancora una casa.
E intanto il suo muso si colora d'argento...
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* SCHEDA DI ROMMEL* PRIMO ARTICOLO SU ROMMEL( Dic.2007)
1 commento:
Commovente questo post... davvero...
E' davvero bello il vostro modo di porvi agli animali del canile... trattandoli e giudicandoli come fossero delle persone, intuendo i loro sentimenti, sentendo i loro pensieri...
Spero che Rommel possa passare il tempo che gli resta con qualcuno che sappia stargli vicino nel giusto modo e con le giuste attenzioni...
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